
La mobilità sociale, in Italia, è praticamente un disvalore. Lo dimostrano le contorsioni tentate da partiti e sindacati per annacquare la riforma del mercato del lavoro proposta dal governo. La Cgil, perlomeno, parla chiaro: “Nessuno può concretamente sostenere che cambiare le regole del lavoro possa determinare crescita e occupazione”, ha detto Susanna Camusso.
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