Lunedì, con l’atteso accordo tra i capi di governo europei sul Fiscal compact, la “cultura della stabilità tedesca” – come l’ha definita il presidente del Consiglio, Mario Monti – verrà riaffermata in tutto il continente, Regno Unito escluso. E sempre lunedì, stando alle dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel e alle anticipazioni del documento finale del vertice, un’altra parola d’ordine potrebbe fare il suo ingresso nell’agenda europea: dopo la “stabilità” è il momento della “crescita”, o più precisamente della “competitività”
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