Dianne Feinstein, il capo della commissione Intelligence al Senato, era molto offesa, in senso istituzionale, per essere stata tagliata fuori dalla vicenda che ha portato alle dimissioni del capo della Cia, David Petraeus. Con una certa soddisfazione, dunque, ha incontrato ieri il capo dell’Fbi, Robert Mueller, e ha annunciato che l’ex generale testimonierà davanti al Congresso sull’attacco al consolato americano di Bengasi, il gran pasticcio ascritto dapprima al dipartimento di stato (assistito dalla leadership debole della Casa Bianca) e poi scaricato progressivamente sulla Cia.
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