"Voi conoscete la storia della cornacchia? Sapete perché una volta era bianca e bellissima e adesso è nera e sospettosa?”. Prati e alberi intorno al nuovo complesso carcerario di Rebibbia sono pieni di cornacchie – che con diffidenza osservano gli umani, se ne tengono a distanza, ne scrutano con guardingo fremito l’avvicinarsi. Dalla finestra della sua cella il detenuto Cuffaro Salvatore detto Totò – detto di più: Totò o Vasa Vasa – guarda le cornacchie.
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