A chiamarlo fiabescamente “l’uomo di latta” è stato il terragno magnate Jack Connors, noto anche come “l’ultimo re di Boston”. “Non c’è dubbio che abbia creatività imprenditoriale, bell’aspetto e notevoli doti di leadership”, ha esordito una volta con l’intento di addolcire una pessima conclusione: “Ma non ha cuore, come l’uomo di latta”.
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