Il poema più fisico e sensuale della religione più materialista che si possa immaginare: è questo in sintesi il giudizio che percorre la raccolta degli appunti che Romano Guardini stese lungo tutta una vita di studi e lezioni dedicate a Dante. Morcelliana aveva già tradotto un “Dante” nel quale erano presenti alcuni testi compiuti, ma questo ben più vasto volume dell’opera omnia mette finalmente a disposizione del lettore italiano materiali finora rimasti sconosciuti, da ampi percorsi ai semplici schizzi e indici tematici.
Continua sul sito del Foglio.it