In Transatlantico Pier Luigi Bersani si ferma a parlare con Cesare Damiano. Toni concitati. “Non so come faremo, ma io non la concludo così. Questa riforma del lavoro va cambiata, non la faccio, è una roba inconcepibile”. E poi: “Non voglio morire monetizzando il Lavoro”. Intorno a loro, intanto, fanno capolino prima Enrico Letta, poi Walter Veltroni. Tutta altra musica. Di lì a poco comincia un giro di consultazioni: metà del partito la riforma di Elsa Fornero la voterebbe così com’è.
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