Due osservazioni sulla epocale riforma del mercato del lavoro, della quale ho un’impressione opposta a quella del direttore. La prima riguarda l’ipocrisia dei “tentativi estremi di non rompere” e degli “spiace ma…”. Temo che costringere la Cgil a restarne fuori fosse il più sentito proposito del governo, la più pregiata referenza da offrire ai commentatori stranieri e indigeni. La seconda riguarda titoli come quello del Corriere: “L’articolo 18 varrà per tutti”, che più schiettamente il…
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