C’è una campagna demagogica sugli stipendi dei parlamentari spacciati per costi della politica, e a darle vita è Ezio Mauro. Prende corpo una propaganda linciatoria nei confronti del povero ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e quello che ne costituisce l’anima e le dà valore, e peso, si chiama un’altra volta Ezio Mauro. Si possono fare altri esempi. Nasce dal niente un bidone come Ciancimino junior, ma lo si fa diventare chissachi, lo si gonfia,…
Continua sul sito del Foglio.it