Il mondo è inorridito dai massacri di Bashar el Assad e ora l’opposizione in armi diventerà la grande protetta dei poteri internazionali? Aiutata da Nato, Lega araba o Consiglio di cooperazione del Golfo? Per ora nulla. Come spesso succede, i numeri del mercato nero danno il quadro. A Beirut il prezzo delle armi leggere destinate ai partigiani in Siria da dieci mesi sale in verticale: un fucile d’assalto russo Ak-47 costa 2.100 dollari (un raffronto: in Iraq e in Yemen costerebbe 100 dollari).
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