
Vietato leggere le tabelle dei quotidiani, con la data di nascita e la data di pensionamento. Quelli che l’hanno fatto sono tutti morti (“Vado in pensione a 106 anni”), e muoiono ogni giorno di morte diversa perché le date cambiano, soprattutto nello stesso giornale. Le lacrime di Elsa Fornero si sono diffuse velocissime, quasi quanto l’innalzamento dell’età pensionabile che, dice Chiara Saraceno al Foglio, “è stato troppo accelerato: l’impianto della riforma Berlusconi era lento, questo è stato fulmineo”.
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