Ieri era il giorno dell’Egitto, al centro del successo dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Ora il governo dei Fratelli musulmani brilla sotto la luce della nuova credibilità internazionale ottenuta grazie al cessate il fuoco che regge nella Striscia di Gaza. In questa storia, però, più che il guardiano della pace il Cairo dovrebbe essere un sorvegliato speciale. Ieri sera il presidente eletto dalle file dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi, si è autoconferito poteri temporanei da dittatore con una dichiarazione costituzionale a sorpresa, che all’articolo 6 dice: “Il presidente è autorizzato a prendere qualsiasi misura reputi idonea a preservare e difendere la rivoluzione, l’unità nazionale o la sicurezza nazionale”.
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