“I sorprendenti oppositori al matrimonio gay”, titolava il Figaro, a fine settembre, un’intervista ai tre principali promotori della “manifestazione per tutti”, che ha portato sabato scorso nelle piazze di dieci città francesi la voce di chi ritiene che il “mariage pour tous” voluto da Hollande sia una soperchieria (duecentomila persone, secondo gli organizzatori, mentre l’antipatizzante Monde parla a denti stretti di centomila. Unica condizione per manifestare, rifiuto di ogni slogan anti gay. Gradite, invece, magliette rosa, bianche o blu).
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