“Angelino, dovresti chiedermi di tornare in campo”. Giovedì si aspettava che Alfano lo pregasse di ricandidarsi a Palazzo Chigi e invece niente, anzi, il segretario del Pdl, intervistato da Lucia Annunziata, domenica, lo ha paragonato a Eugenio Scalfari, il fondatore che ancora scrive, ma solo la domenica. Sospeso tra lo sfasciare tutto e il mollare tutto, Silvio Berlusconi in privato alterna accenti di battaglia a toni di resa, ad Arcore ieri ha ricevuto il misterioso Gianpiero Samorì, promettendo sfracelli, mentre, allo stesso tempo, il Cavaliere osserva anche amletico e forse stupefatto il processo di educazione sentimentale delle sue creature, le “zucche”, il partito e il segretario Angelino Alfano.
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