“Non mi sembra che Daniela Santanchè sia la sorella di Renzi”, dichiarava ieri Beatrice Lorenzin. Battuta a denti stretti, ma che rende al meglio il pensiero dominante in quella parte del Pdl che per ragioni varie – dal male minore alla speranza, dall’azzardo alla convinzione – si stringe intorno al segretario Angelino Alfano. Guai a consegnare il blasone della rottamatrice al falco dei falchi, che dichiara (al Foglio, giovedì scorso) di preferire la plastica come materiale per costruire sogni e partiti.
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