Per i crociati sembra non valere neppure il detto “de mortuis nihil nisi bonum”. Non è un caso che la magnifica trilogia di Sir Steven Runciman, la bibbia della storiografia crociata adottata dalle università di mezzo mondo, sia stata pubblicata negli anni della decolonizzazione del medio oriente. Fu allora che il senso di colpa divenne un ottimo combustibile anche nella scrittura sulle crociate. Da allora una letteratura ostile a tutta quell’epopea storica si radicò nell’immaginazione occidentale.
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