Bamboccioni di tutto il mondo, rallegratevi. Londra 2012 rischia di passare alla storia come l’Olimpiade dei babbi e delle mamme. Mai come in questa edizione si è vista una presenza così massiccia e invadente di genitori, tifosi dei propri pargoli oltre ogni limite sopportabile. Dimenticate le scene dei campetti calcistici nostrani o dell’interpretazione sopra le righe del premio oscar Melissa Leo, cotonatissima madre-manager di Mark Wahlberg nel film “The Fighter”. Qui siamo di fronte a professionisti della faticosa arte del supporting. E, badate bene, gli esempi questa volta non arrivano dalla tipica e stereotipata famiglia italiana.
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