Gli ossicini secolari che tenevano compagnia all’imbarazzante cadavere di De Pedis – tutto un ossario adesso da analizzare (visto mai!): preti, morti di peste, martiri bizantini, musicisti barrocchi, già si sa – nonostante il fatto che il Fatto ancora non riesca a capacitarsi: “Di chi sono le altre ossa nella cripta?”. E scava e raschia e passa al setaccio. Lavoro inutile: se ancora non si sa, già s’intuisce. E’ che il mistero appassiona, il doppiofondo attira, il doppiogioco intriga.
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