La democrazia è sospesa, viva la politica. Un governo non eletto, in contumacia di programma, il bipolarismo trasformato in maggioranza tripartita, ma irresponsabile. Eppure, nel nuovo clima di posticcia concordia nazionale, dopo anni gettati a litigare di moralità private e di cricche, ora improvvisamente redente, ritorna la politica. Nella forma del dialogo sui minimi sistemi: ruolo dei partiti, scomposizione e ricomposizione, la sovranità al tempo della guerra finanziaria. Ovviamente in purissimi, godibilissimi pourparler di nessuna validità effettuale.
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