Da prendersi un colpo, l’altra notte, altro che incubo. L’enorme telo bigio, steso a perdita d’occhio nel cielo sopra di noi, aveva stinto i colori. Grondava pioggia, per di più, un’acqua scialba e malinconica che impiombava l’umore. Nel mare di Capri, di un color ferro che non s’era mai visto, incrociavano portacontainer e petroliere giganti. La poderosa azienda farmaceutica si alzava sull’ex piazzetta di Portofino. Un laminatoio a freddo era venuto fuori dalla marina di…
Continua sul sito del Foglio.it