
Quando arrestarono Mario Chiesa avevo appena sedici anni. Del finimondo che mi accadeva attorno capivo ben poco, e registravo solo le informazioni che avessero qualche attinenza con la mia vita di studente di un liceo classico romano, per di più di un liceo storicamente “disimpegnato”. Dunque inezie, dettagli, nugae di poco conto. Non ero ancora hegeliano a sufficienza per vedere, nelle fotografie di Borrelli a cavallo che comparivano sui rotocalchi, l’immagine dello Spirito del mondo (Hegel era programma del terzo anno).
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