“Il Pdl nella prossima legislatura non ci sarà e a Berlusconi della politica non gliene importa più. Ha nominato un ‘erede’, no? Io l’avevo detto che finiva così. La Russa, Gasparri… che ci hanno portato? Il Pdl già non esiste più”. Ed è per questo che ieri Gianfranco Micciché è salito nello studio di Gianfranco Fini a Montecitorio, ha stretto forte la mano del presidente della Camera e quella di Pier Ferdinando Casini, ha abbracciato con lo sguardo il suo amico Italo Bocchino (“caro compagno fascista”), si è seduto su un divanetto e con loro ha chiuso la sua onorata carriera di berlusconiano dissidente.
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