
L’Italia è ormai ufficialmente in recessione, con un decremento del prodotto interno lordo (pil) certificato per gli ultimi due trimestri consecutivi del 2011, dello 0,2 e poi dello 0,7 per cento. Ora lo ha certificato l’Istat, ma lo si sapeva già, perché la riduzione rapida del deficit di bilancio, diminuendo la domanda, determina un’ulteriore spinta recessiva, particolarmente accentuata quando la riduzione è fatta con le imposte. Ed era evidente la stretta del credito, dovuta alle difficoltà delle banche di finanziare le imprese.
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